Il 4-3-3 del mio Watford sotto la lente d’ingrandimento

L’obiettivo di questo post è di descrivere nel dettaglio il 4-3-3 che mi ha portato a vincere la Champions League con il Watford, alla terza stagione dall’inizio della carriera. Possiamo dire che in un certo senso il 4-3-3 è figlio e fratello del 3-4-3 utilizzato nelle prime due stagioni, visto che in parte è una sua derivazione, oltre ad esserne un modulo complementare. Il calcio moderno  richiede flessibilità tattica anche alle squadre top (3-5-2 e 4-3-1-2 per la Juventus di Allegri, 4-1-4-1 e 3-4-3 per il Bayern di Guardiola per fare due esempi), così anche il mio Watford ha aggiunto una freccia al suo arco. Freccia che come vi ho raccontato è poi diventata quella principale, con il 4-3-3 diventato il cardine dell’impennata dei risultati nella seconda parte del 2016/17.

4-3-3

Prima di arrivare alla codificazione che vedete riassunta qui sopra (tramite lineupbuilder.com) anche il 4-3-3 è passato tramite il processo di creazione che ormai seguo da diverso tempo con FM. I principi che avevo in mente al momento della costruzione della tattica erano ben definiti, sia perché  rappresentano la mia personale visione del calcio, sia perché in buona parte erano simili a quelli del 3-4-3.

La forma è quella classica di un  4-3-3 con i due attaccanti esterni e il mediano davanti alla difesa (4-1-2-3 CD Largi come è definito di default in gioco). La prima caratteristica della formazione è ripresa praticamente pari pari dal mio precedente 3-4-3, mentre la seconda è quella che separa nettamente i due moduli, dando un’altra dimensione al gioco della squadra. Sostanzialmente il centrale dei 3 difensori viene avanzato di qualche metro, posizionato tra difesa e centrocampo. Per controbilanciare l’uomo in meno in difesa vengono abbassati i terzini di qualche metro, dalla posizione di fluidificanti a quella in linea con in centrali. Di conseguenza i due centrocampisti hanno più libertà e ne guadagnano in imprevedibilità, in quanto il cosiddetto “holding-midfielder”, per definizione difficilmente lascerà scoperta la difesa, permettendo ai compagni di reparto di essere più liberi difensivamente.

Definita la formazione, passiamo allo stile di gioco. Voglio che la mia squadra sia sempre alta sul campo e che pressi con costanza, in modo da avere il controllo del pallone e della partita. Inoltre, vista la mia predilezione per giocatori versatili e completi tatticamente e tecnicamente, voglio che la squadra partecipi in blocco a più fasi di gioco, senza dare riferimenti all’avversario. Sintetizzando al massimo, le idee tattiche alla base di questo sistema sono  4:

1 – Difesa alta
2 – Pressing
3 – Controllo della partita
4 – Mancanza di un riferimento offensivo

Da notare che questi  4 punti riguardino tutte le tre principali fasi di gioco, andando di conseguenza già a delinearle in parte: fase difensiva (1 e 2), fase di transizione (3) e fase offensiva (4).

Vediamo come ho trasferito le mie idee alla squadra, tramite il creatore di tattiche di FM15. E’ necessario precisare che le impostazioni fornite sono unicamente quelle base, ma è fondamentale cercare di adattarle all’avversario e alla partita. Mi sono comunque soffermato sulle impostazioni sulle quali sono solito intervenire più spesso.

Mentalità e Filosofia di gioco

La volontà di avere la partita in pugno fa sì che abbia scelta la Mentalità “Controllo”, mentre la filosofia “Fluida” si sposa bene sia con il pressing, sia con l’assenza di un uomo d’area di rigore in quanto incoraggia gli 11 in campo a partecipare a più fasi di gioco.
Quando la partita non si sblocca o voglio proporre un pressing e un gioco più aggressivo fin dai primi minuti, seleziono mentalità “Offensiva”. La descrizione stessa della mentalità spiega già tutto “ci si aspetta che la tua squadra domini col possesso palla nella metà-campo avversaria”. Per gli stessi motivi seleziono la Filosofia “Molto Fluida”, tenendo presente che c’è il rischio che la troppa libertà lasciata agli uomini in campo, possa risultare controproducente.

Istruzioni di squadra

Le 11 istruzioni di squadra scelte, vanno a riportare su FM i principi e sottoprincipi tattici che avevo in mente e che andrò a spiegare tramite queste.

istruz
a) Possesso Palla

Tramite questa categoria di istruzioni, possiamo definire il comportamento nella fase di transizione e in quella offensiva della nostra squadra

Tenete palla. Uno dei principi di questa tattica è il controllo della partita. Seppur questo possa essere ottenuto sia tramite il controllo della palla (alla Guardiola), sia con il controllo dello spazio (alla Simeone), io voglio farlo con la mia squadra con il pallone tra i piedi.

Passaggi più corti.  Anche questa istruzione rientra nell’idea di controllare la partita, seppur in alcune occasioni ho deciso di deselezionarla. Il 4-3-3 è l’ideale per giocare passaggi corti, in quanto schiera giocatori in ogni zona di campo (più centrali rispetto al 3-4-3), trequarti difensiva ed offensiva compresa.

La differente disposizione spaziale di 4-3-3 e 3-4-3 influenza inevitabilmente anche lo stile dei passaggi
La differente disposizione spaziale di 4-3-3 e 3-4-3 influenza inevitabilmente anche lo stile dei passaggi

Giocate la palla negli spazi. E’ un’istruzione che rende più imprevedibile la manovra e il possesso palla, ma in giro per i forum se ne vede un abuso. Se non c’è il movimento nello spazio (per ruoli non adatti)  o giocatori con le qualità che non lo consentono, risulta inutile e controproducente.

Portate il pallone in area. Ancora un’istruzione che ci garantisce il controllo della partita tramite il possesso e che inoltre ci evita di buttare troppi palloni con passaggi avventati o con velleitari tiri dalla distanza. Limitando il numero di passaggi azzardati, limiterò di conseguenza anche il numero di palle perse inutilmente di modo che i miei uomini, aumentando l’efficacia del pressing. Infatti se la palla viene persa in una zona di campo troppo vicina alla nostra metà-campo, il pressing sarà molto difficile da attuare oltre che rischioso.

Partite palla a terra dalla difesa. Non voglio che la mia difesa butti via troppi palloni, anche perché come vedremo più avanti nel post, la mancanza di una vero attaccante non rende conveniente alzare il pallone da terra. Inoltre la difesa alta che vado ad impostare, accorcerà le distanze tra i reparti, permettendo quindi opzioni di passaggio corto vicine ai difensori.

b) Penetrazione

Non voglio che la mia squadra abbia un canale offensivo preferenziale per non rischiare di diventare prevedibili e ampliare la gamma di soluzioni offensive, quindi non ho stabilito una zona di penetrazione. Ritengo però utile ricorrere a questa categoria di istruzioni quando le squadre avversarie schierano tattiche particolarmente strette (ad esempio un rombo, come già ho analizzato in un precedente articolo), selezionando quindi “Sfruttate le fasce”, oppure quando noto una notevole superiorità a centrocampo della mia squadra, di cui voglio approfittare,  tramite l’istruzione “Sfruttate il centro”. E’ da tenere presente che questa categoria, a seconda della zona di penetrazione scelta, può anche influenzare oltre alla direzione, la tipologia dei passaggi (corti o diretti in particolar modo).

c) Disposizione in campo

La categoria comprende indicazioni sull’ampiezza e sulla lunghezza della squadra, solitamente stabilita dalla posizione della linea dei difensori, oltre che ulteriori impostazioni di movimento e fluidità.

Linea difensiva molto più alta. Una delle idee tattiche alla base della costruzione della tattica. Voglio che la difesa sia il più alta possibile perché questo permetterà di recuperare prima il pallone e coinvolgerà più i difensori nella manovra. Ovviamente andranno utilizzati difensori veloci per coprire la grande porzione di campo alle spalle della mia ultima linea.

Libertà di movimento. Questa istruzione dà il via libera agli inserimenti, oltre ad aumentare la fluidità complessiva della squadra e la creatività in campo.

d) Difesa

La categoria che definisce la fase difensiva della tattica, andando a delineare aspetti quali l’aggressività del pressing, il tipo di contrasti e le marcature.

Molto più pressing. Un altro dei cardini della tattica che mi ero prefissato. La riconquista del pallone deve compiersi nelle zone di campo più lontane possibile dalla porta, oltre che più veloce possibile. Se la mia squadra si trova in periodi con molte partite ravvicinate, o quando il risultato è al sicuro, sono solito diminuire l’intensità, passando a “Più pressing”.

Fate il fuorigioco. La difesa alta, con difensori di livello ed abili mentalmente, permette di attuare sistematicamente la trappola del fuorigioco, in grado di frustrare qualsiasi attaccante.

Impedire i passaggi corti del portiere
. Tagliare le linee di passaggio al portiere può costringerlo a buttare via il pallone oltre ad impedire la costruzione dal portiere agli avversari. Il pressing ne beneficia. (Sinceramente sembra un’istruzione con pochissimo impatto sul gioco, ma in quanto coerente con  la mia idea di gioco è selezionata).

e) Generale

Con queste istruzioni si definisce il ritmo di gioco (non ne ho selezionata alcuna sul ritmo perché è una parte del gioco su cui intervengono molto spesso a seconda della partita e della fase della stessa)  e la quantità di creatività individuale concessa alla squadra.

Più creatività. Avendo diversi giocatori tecnici e creativi in grado di spaccare la partita con una giocata ho deciso di incoraggiarli.

Ruoli ed istruzioni individuali

ruoli

In una tattica fluida, è consigliabile non appesantire i singoli con una gran quantità di istruzioni individuali, in quanto la tattica stessa non richiede specializzazioni particolari, se non quelle già definite da ruolo e compito. Mi sono quindi limitato a quelle che ritenevo indispensabili.

Portiere Libero-Supportare. Una scelta conseguente alla difesa alta, in quanto è lecito aspettarsi che in alcune occasioni dovrà essere il portiere a sbrogliare situazioni spinose con un uscita, soprattutto per fronteggiare i passaggi filtranti. Fondamentale impostarne la distribuzione, di modo che non rinvii lungo (“Passaggi corti”, “Batti Corto”, ”Passa ai difensori centrali”).

Esterno Completo-Supportare. I terzini arrembanti sono un’eredità del precedente 3-4-3, ed essendo uno dei nostri punti di forza ho deciso di mantenerli. E’ un ruolo molto mobile, perché combina i compiti del terzino a quelli dell’ala moderna. Con compiti di supporto darà un’importante mano al centrocampo pur cercando la sovrapposizione.

Difensore che Imposta-Difendere. Voglio che la mia squadra riparta dalla difesa palla a terra e la coppia DIm-DC è quella che mi da questa opportunità, poiché il difensore che imposta si prenderà più responsabilità rispetto al compagno, sia nel portare palla quando c’è spazio, sia nel cercare qualche passaggio più rischioso. Il compito è necessario al mantenimento della linea per attuare un fuorigioco efficace.

Difensore Centrale-Difendere. Ruolo necessario a mantenere il possesso palla, oltre che garante di un grande flessibilità nell’interpretazione dei compiti difensivi. Fornisce al DIm la possibilità di un appoggio, rendendo meno forzata la manovra difensiva. Per questo gli ho assegnato “Passaggi corti”.

Esterno completo-Attaccare. Alla base della scelta, le stesse motivazioni dell’omologo di fascia destra, con la differenza nel compito, in un’ottica di equilibrio globale della corsia, oltre che di imprevedibilità nel fornire due coppie di esterni con compiti complementari. Con compiti di attacco l’ECo cercherà la sovrapposizione appena possibile.

Regista Arretrato-Difendere. Il ruolo che ci consente di avere contemporaneamente un playmaker ed un mediano davanti alla difesa. E’ la principale ed iniziale fonte di gioco, pur sapendo che collaborando con il Difensore che Imposta alle spalle possono darsi una mano nei momenti più delicati. In fase difensiva rimarrà solitamente compatto assieme ai difensori, quasi formando una linea a 3 in alcune occasioni. Raramente si spingerà nei pressi dell’area di rigore, ma quando lo farà cercherà il passaggio più della soluzione personale.

Centrocampista Centrale-Supportare. Il ruolo generalista adatto ad occupare uno dei tre ruoli del centrocampo e a dare il giusto equilibrio alla squadra. Deve alternare difesa e attacco con intelligenza, senza lasciarci scoperti né con pochi uomini in avanti. Occasionalmente fornirà inserimenti, ma principalmente parteciperà al possesso tra il centrocampo e la trequarti avversaria.

Centrocampista Centrale-Attaccare. Rispetto al CC-supportare, con compiti di attacco l’enfasi sulla mobilità è notevolmente accentuata, di conseguenza opererà un gran numero di inserimenti senza palla nell’area avversaria. Alla lunga questo può scoprirci nel mezzo, ma il bilanciamento del trio dovrebbe limitare al minimo quest’evenienza.

Attaccante Esterno-Attaccare. Il ruolo sacrifica l’ampiezza dell’ala pura (saranno i terzini a garantirla comunque), ma offre una gran quantità di inserimenti diagonali, sia con la palla che senza palla. Con compiti di supporto gli inserimenti saranno leggermente minori nel numero, ma saranno maggiori gli aiuti al portatore di palla e i tentativi di passaggi decisivi.

Falso Nove-Supportare. Tramite un ruolo, do attuazione al punto 4 (mancanza di un riferimento offensivo) dei mi principi base di questo sistema, ma in realtà è l’intera intelaiatura che rende efficace il principio tattico. Il Falso 9 è un attaccante a cui piace venire incontro al centrocampo, creando superiorità numerica in fase di possesso palla, ma soprattutto aprendo spazi agli inserimenti dei compagni, portando fuori posizione i difensori avversari. E’ facile intuire che per quanto possa svolgere bene i suoi compiti, se a mancare è l’inserimento del compagno, ogni movimento risulterà inutile, rendendo prevedibile la manovra offensiva. Ecco perché non è sufficiente il Falso 9, ma sono necessari anche altri ruoli, quali quelli inseriti da me (CC-A, occasionalmente CC-S, AtE-S e AtE-A ed anche entrambi gli ECo).

Attaccante Esterno-Attaccare. La differenza con l’altro esterno d’attacco sta nel compito, che ridurrà i compiti da creativo dell’AtE, ponendo maggiore enfasi su quelli offensivi. In pratica opererà come un secondo attaccante decentrato, aumentando il numero di inserimenti tra i difensori avversari, riducendo però la quantità di passaggi-chiave.

CC-S, CC-A, AtE-S, F9-S e AtE-A hanno impostato “Molto più pressing” anche individualmente, visto che sono i giocatori posizionati più alti in campo, nella zona in cui il pressing è più efficace e di conseguenza dovrà essere più intenso. Il tridente ha anche impostato “Contrasti più duri”.

Il  4-3-3 in gioco

Dopo tanta teoria, ritengo utile passare ad analizzare il comportamento della mia formazione durante la partita. Partiamo vedendo quale è la forma della squadra in campo. Sembra banale, ma la scelta del modulo non è l’unico fattore che influenza la forma che andranno a prendere gli 11 giocatori in campo.

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Vediamo come la forma in campo sia effettivamente quella auspicata, ovvero il 4-3-3 con un mediano davanti alla difesa, due attaccanti esterni che occupano posizioni più interne vicine all’attaccante centrale e i due esterni di difesa che contribuiscono a fornire ampiezza.

Nell’immagine ho evidenziato le linee di passaggio corto che uniscono ogni giocatore con gli altri, formando dei triangoli. La creazione del maggior numero di triangoli possibile tramite la disposizione spaziale in campo dei giocatori, è una delle basi del possesso palla. E’ noto come alcune squadre che del possesso palla hanno fatto il loro marchio di fabbrica, come Barcellona e Ajax, incoraggino la costruzione di triangoli anche nelle formazioni giovanili, tramite esercizi mirati e soprattutto adottando uno stesso modulo per tutte le squadre, dai bambini alla prima. Il 4-3-3 è un modulo che consente già solo per costruzione, la creazione di un grandissimo numero di triangoli ed infatti non a caso, sia Barcellona e Ajax che il mio Watford, lo utilizzano.

E’ ben evidenziata anche l’importanza del Regista Arretrato davanti alla difesa. Si noti come costituisca il vertice di ben 6 triangoli, un numero più alto di tutti gli altri giocatori in campo.

opzioni

Anche nella seconda immagine vediamo la varietà di opzioni,  sia di appoggio semplice che di passaggio a più lunga gittata a disposizione del mediano.

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Il terzo esempio evidenzia una caratteristica su cui mi sono soffermato più volte e che era tipica già del mio 3-4-3. Gli attaccanti esterni tendono a stare più vicini all’unica punta ed essendo i miei esterni più avanzati in campo, i terzini avversari dovranno prenderli in consegna, stringendosi a loro volta. Questo lascerà le fasce sguarnite, permettendo a terzini propositivi di avere grandi porzioni di campo attaccare, proprio come fanno i miei due Esterni Completi nell’esempio considerato. Una volta ricevuta palla, il terzino avrà relativamente molto tempo per decidere se crossare, tentare un dribbling o passare nuovamente il pallone, specie quando il terzino avversario avrà lasciato libero l’attaccante esterno per fronteggiarlo e si sarà creata la superiorità numerica.

esterni

Un’azione abbastanza simile si sviluppa quando l’Attaccante Esterno porta palla in dribbling verso il centro del campo. Inevitabilmente porterà con sé il terzino avversario, lasciando campo libero all’Esterno Completo, come avviene in questo caso con Kenedy che porta via Rodriguez e Fernandes che si lancia in avanti.

Passiamo ora ad un’altra peculiarità della tattica, il pressing, vedendo un esempio video di come esso è attuato. L’azione parte da una rimessa laterale offensiva della mia squadra, che purtroppo si traduce un pallone perso. Come auspicato però, appena perso il pallone, parte il pressing dei miei uomini.

Esaminando nel dettaglio la stessa azione, risaliamo ai singoli passaggi.

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Santon recupera il pallone, ma i miei giocatori sulla sinistra del campo gli impediscono di avanzare palla al piede e al contempo quelli sulla sinistra limitano notevolmente le linee di passaggio a sua disposizione. L’unico compagno libero è Kompany, che viene infatti servito.

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Con il pallone che indietreggia, il pressing risulta ancora più efficace. Ricordate che il pressing è sul pallone, non sull’avversario. Quindi con il pallone che si sposta sui piedi di Kompany i miei uomini portano il pressing anche sul difensore belga, con Kenedy pronto ad intercettare un eventuale passaggio su Mangala. Di conseguenza rimane una sola opzione a Kompany: il passaggio a Hart.

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Hart a questo punto può solo calciare lungo. Opzione tra l’altro tutt’altro che comoda, vista la vicinanza dei miei giocatori e visto che gran parte dei giocatori del City è stata costretta ad indietreggiare in supporto ai compagni pressati, diminuendo le possibilità di servire un compagno sulla testa e soprattutto di trovare un ulteriore compagno in grado di ricevere il passaggio di testa.

Lo stesso concetto è esasperato nel secondo esempio video, dove il portiere è pressato con tale intensità da segnare un goffo autogol, dopo aver colpito uno dei miei giocatori nel tentativo di rinviare il più lontano possibile.

Oltre che delle impostazioni di squadra ed individuali, questo tipo di situazioni dipendono anche dalle istruzioni sugli avversari: seppur variabili da partita a partita, una mia “ossessione” è quella di impostare il pressing individuale sia su entrambi i difensori centrali, sia sul portiere.

Per ultimo ma non meno importante, andiamo a evidenziare i benefici di schierare un tridente senza un attaccante di riferimento. Ho scritto un intero articolo sul Falso 9 in FM15, ma la gamma di opzioni offensive che fornisce, difficilmente sono elencabili. L’idea alla base della scelta per il 4-3-3 è di servirsene come un pivot avanzato, in grado di portare via uomini dall’area di rigore e servire i compagni (principalmente CC-A e i due AtE) alle spalle della difesa, mantenendo però anche score realizzativi da punta.

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Oltre ad evidenziare nuovamente la disposizione della squadra ed in particolare la difesa alta sul campo, vediamo come anche in questo caso d’esempio  la palla passi dai piedi del RAr (#11) e come il F9 Barbosa (#8)  si abbassi subito per ricevere palla da Benassi (#6), risultando di fatto più basso degli esterni d’attacco.

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Una volta ricevuta palla e puntata l’area, si aprono diverse opportunità di passaggio per il Falso 9, grazie ai puntuali inserimenti dei compagni (#7, #10, #9). Il passaggio più efficace e quello scelto da Barbosa è quello per Gérson (#10).

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Una volta ricevuta palla, il brasiliano non può far altro che depositare alle spalle del portiere.

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D’altra parte quando è in possesso di palla, i compagni girano letteralmente intorno al Falso 9, che si ritrova con un notevole numero di linee di passaggio, potenzialmente molto pericolose.

Download

Dopo averci pensato per un po’, ho deciso di includere il download, visto che ormai avevo praticamente descritto e mostrato tutto quello che c’era da scrivere sulla tattica.

Le mie remore non erano legate al non voler svelare “segreti” o “trucchi” o chissà che, ma al fatto di non voler sminuire l’intento didattico dell’articolo. L’idea era quella di descrivere le mie idee e come esse sono state riportate in FM, facendo capire come io e come molti altri, creano le proprie tattiche, contribuendo a dissolvere la vera e propria nebbia che sembra circondare il Creatore di Tattiche, considerato da molti un nemico e ostacolo al divertimento generato e generabile da FM.

Spero che chi scaricherà la tattica, lo faccia solo dopo aver letto l’articolo, per toccare con mano quello che ha letto, più che per trovare una fantomatica tattica universalmente vincente.

                                                                     DOWNLOAD

FF

12 pensieri su “Il 4-3-3 del mio Watford sotto la lente d’ingrandimento

  1. Ottimo articolo FF,anche se è da un po’ che non gioco ad FM a causa di problemi che ho con le tattiche ed un po’ per motivi lavorativi,ma le tue analisi mi affascinano e mi schiariscono alcuni dubbi…almeno spero

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  2. Davvero complimenti per l’incredibile scalata che hai fatto con gli Hornets!! Continua così e porta la BPL a Pozzo!

    Spero che scriverai altri articoli sulle tattiche 😉 mi hai fatto comprendere meglio fm con i tuoi articoli!

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  3. Ciao.
    Ho trovato il tuo blog perché favorevolmente colpito dagli articoli su L’Ultimo Uomo, complimenti. Sei un appassionato davvero caloroso, lo si nota da quanto approfondita è l’analisi dietro la tattica di FM, l’articolo è un po’ vecchiotto e riferito allo scorso gioco, ma ci arrivo solo adesso e ci tenevo a fare i complimenti perché m’è piaciuto un sacco, anche io sono un appassionato di FM. Anche io sono un amante del 4-3-3, ed utilizzo sin dallo scorso gioco (fortunatamente la tattica funziona anche in FM16) una tattica che ho scoperto essere davvero simile alla tua, l’idea offensiva del falso 9 che apre gli spazi ad un centrocampista di inserimento e ad un’ala offensiva è la stessa.
    Io a centrocampo come vertice basso utilizzo un centromediano metodista, e, non so se ci hai già pensato oppure no, ma lo consiglio caldamente anche a te – sempre se hai intenzione di riprendere questa tattica anche nel nuovo gioco. Ho visto che hai riservato al ruolo un articolo del tuo blog (che leggerò sicuramente), quindi certamente conosci gli enormi benefici che un può portare ad una squadra che vuole uscire palla a terra dalla difesa. Ti volevo chiedere appunto com’è che hai deciso come strutturare il centrocampo, e se credi che il centromediano possa realmente portare benefici (io mi ci trovo bene ma vedendo la descrizione dei compiti che affidi al tuo regista arretrato, mi sembrano quasi gli stessi), magari destinando uno dei due interni al ruolo di regista mobile o regista arretrato.

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